Azienda

Distinguersi in qualità.

Art Sub è un’azienda di lavori marittimi e subacquei che opera in tutto il territorio nazionale dall’anno 1972.
Oggi Art Sub è sicuramente una delle più importanti e qualificate aziende del settore con 25 addetti, una sede amministrativa, situata in uffici distribuiti su una superficie di oltre 200 mq dove operano la direzione, la divisione commerciale e le funzioni aziendali degli acquisti e tecnica.
Tre sedi operative ed una flotta di 15 mezzi marittimi suddivisi fra motopontoni, pontoni, chiatte e motobarche da lavoro, oltre ad attrezzature subacquee tecnologicamente avanzate.
Numerosi i servizi gestiti, tra i quali, dragaggi, ripascimenti, scogliere, demolizioni e costruzioni di moli, bacini, banchine e pontili, posa in opera di pontili galleggianti, catenarie ed ormeggi, saldature e tagli subacquei certificati, recupero marittimi, posa in opera, manutenzione e gestione di tubazioni subacqueee cavidotti sottomarini, video ispezioni e documentazioni fotocinematografiche, controlli rov, controlli non distruttivi, indagini e visite subacquee a carene e strumenti di navi, pulizia valvole, griglie e lucidatura eliche,manutenzioni e riparazioni navali.

Oltre mezzo secolo
di grandi successi.

Pionieri della subacquea

Alla fine degli anni 60 le lavorazioni subacquee in immersione venivano eseguite principalmente dai palombari, pionieri della subacquea, che si immergevano con attrezzature pesanti ed ingombranti, che li rendeva limitati negli spostamenti ed erano dipendenti dalla superficie, dalla quale giungeva l'aria attraverso sistemi di compressori che alimentavano lo scafandro.
La passione per la subacquea portò allora dei giovani intraprendenti a capire per primi quali opportunità offrisse il nostro porto con l’arrivo quotidiano di navi mercantili o dei primi traghetti per la Sardegna e la Corsica che richiedevano costantemente interventi in carena, sulle eliche o sulle strumentazioni sommerse, oppure con le prime condotte sottomarine dei Comuni costieri per Acam, alla stesura dei cavidotti elettrici per Enel, e tanti altri interventi, che grazie ad una maggiore libertà d’azione, utilizzando attrezzature più leggere e confortevoli, garantivano maggiore dinamicità, efficienza e tempi ristretti, trasformando una passione in un lavoro. Era il 1972.
Nel corso degli anni la subacquea professionale si è evoluta sempre più grazie ai corsi di specializzazione obbligatori per Operatore Tecnico Subacqueo e con mezzi ed attrezzature sempre più affinati e sicuri. Purtroppo ancora oggi questa professione non è riconosciuta come tale e non esiste ancora un quadro preciso di riferimento normativo nazionale, ma viene adottata volontariamente, la norma UNI 11366 che definisce i criteri e le modalità per l'esecuzione di attività subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell'industria.

Oltre mezzo secolo
di grandi successi.

Pionieri della subacquea

Alla fine degli anni 60 le lavorazioni subacquee in immersione venivano eseguite principalmente dai palombari, pionieri della subacquea, che si immergevano con attrezzature pesanti ed ingombranti, che li rendeva limitati negli spostamenti ed erano dipendenti dalla superficie, dalla quale giungeva l'aria attraverso sistemi di compressori che alimentavano lo scafandro.
La passione per la subacquea portò allora dei giovani intraprendenti a capire per primi quali opportunità offrisse il nostro porto con l’arrivo quotidiano di navi mercantili o dei primi traghetti per la Sardegna e la Corsica che richiedevano costantemente interventi in carena, sulle eliche o sulle strumentazioni sommerse, oppure con le prime condotte sottomarine dei Comuni costieri per Acam, alla stesura dei cavidotti elettrici per Enel, e tanti altri interventi, che grazie ad una maggiore libertà d’azione, utilizzando attrezzature più leggere e confortevoli, garantivano maggiore dinamicità, efficienza e tempi ristretti, trasformando una passione in un lavoro. Era il 1972.
Nel corso degli anni la subacquea professionale si è evoluta sempre più grazie ai corsi di specializzazione obbligatori per Operatore Tecnico Subacqueo e con mezzi ed attrezzature sempre più affinati e sicuri. Purtroppo ancora oggi questa professione non è riconosciuta come tale e non esiste ancora un quadro preciso di riferimento normativo nazionale, ma viene adottata volontariamente, la norma UNI 11366 che definisce i criteri e le modalità per l'esecuzione di attività subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell'industria.